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L’Associazione Turistica Pro Loco Marzamemi  
Indice il  IL PALIO BALATA 2016 Voga Tradizionale  SU IMBARCAZIONE "GOZZO SICILIANO"

22 AGOSTO 2016 Marzamemi  Porto Balata

GARA PROMOZIONALE PER LE CATEGORIE:
MASCHILI E FEMMINILI  PULCINI – SENIOR  – MISTO – UNDER 18

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Scheda Iscrizione

LA PRO LOCO MARZAMEMI E PACHINO RUNNING ORGANIZZANO LA
3ª PASSEGGIATA NON COMPETITIVA di MARZAMEMI
DOMENICA 7 AGOSTO 2016


Passeggiata non competitiva che si snoderà lungo un percorso di circa 5 km a Marzamemi


Ritrovo a Marzamemi - ore 18,15 piazzale Ristorante Orsa Minore
il via sarà dato alle ore 18,45


ISCRIZIONE PRESSO: Info Point Pro Loco Marzamemi c/o largo Balata a Marzamemi dalle ore10.00 alle 12,30 e dalle ore 19,30 alle 23.00. NUMERO MASSIMO PARTECIPANTI 80 che dovranno contribuire con una quoata di 5 euro e riceveranno una maglietta da indossare obbligatoriamente.

PREMIAZIONE: Saranno premiati il partecipante più anziano, il più giovane, la famiglia più numerosa, e il concorrente abitante nella località più lontana. Alla ?ne verranno sorteggiati eventuali premi soltanto per i partecipanti presenti.

RESPONSABILITA’: Il Comitato Organizzativo declina ogni responsabilità, per quanto possa accadere ai partecipanti e terzi, prima, durante e dopo lo svolgimento della manifestazione. E’ FATTO OBBLIGO a tutti i partecipanti di osservare il più completo ordine di raggruppamento e di disciplina.

ASSISTENZA: Rinfresco a Marzamemi presso ILTUO GELATO 2 - E’ assicurato il servizio sanitario con ambulanza.

MODIFICHE: Qualunque parte del presente regolamento / programma potrà essere modi?cato in ragione di documentate cause di forza maggiore.

PERCORSO: Piazzale Ristorante Orsa Minore (ore 18,15), Via Marzamemi, Viale Jonio, Balata, Vicolo Villadorata, Piazza Regina Margherita, Via Letizia, Via Regina Elena, Rotonda della Spinazza, Via Deodato, Via Montenieri, Via Marzamemi, Viale Jonio, Vicolo Villadorata, Piazza regina Margherita. Il percorso si dovrà ripetere per tre volte da Piazza Regina Margherita alla Rotonda della Spinazza.

Tutte la zona ha belle spiagge caraibiche, dalle tipologie differenti: molte sono di sabbia, altre sono dei solarium naturali sulle rocce. Da Giugno a Settembre molte spiagge hanno tanti servizi come docce, spogliatoi, sedie a sdraio, bar e ristorante. Nella tabella sottostante si trova una selezione di belle spiagge. Le spiagge naturali non hanno questi servizi, ma sono spesso le più belle perché incontaminate. Per trovarle il miglior modo è informarsi con la gente del posto!

Provincia

Nome spiaggia

Località

Distanza da Marzamemi

Tipologia spiaggia

Siracusa

La Spinazza

Marzamemi

0 km

Sabbia

 

La Zotta

Marzamemi

0 km

Scoglio

 

San Lorenzo - Reitani

Marzamemi – Noto

2 km

Sabbia

 

Vendicari – San Lorenzo

Marzamemi – Noto

3 km

Sabbia

 

Gavettone

Pachino

1 km

Sabbia

 

Morghella

Pachino

4 km

Sabbia

 

Scalo Mandrie

Portopalo di C.P.

6 km

Scoglio e Sabbia

 

Carratois – Punta delle formiche

Portopalo di C.P.

9 km

Sabbia

 

Spiaggia Calamosche Vendicari

Noto

6 km

Sabbia

Ragusa

Marza

Ispica

10 km

Sabbia

ITINERARIO CULINARIO: STORIA E TRADIZIONI DI CUCINA

TRA AVOLA E POZZALLO

Questo è un viaggio senza confini, unico e inimitabile. Un vero e proprio itinerario sensoriale, emotivo, palatale, che entra nel vivo di un territorio attraverso l’elemento che più di ogni altro lo caratterizza: il cibo. I piatti della tradizione culinaria di questi luoghi sono indissolubilmente legati al mare: primaria fonte di cibo, oltre che di benessere e di aria salubre. I prodotti del pescato, diversi per stagionalità e zona, sono diventati nel tempo i protagonisti indiscussi delle storie gastronomiche dei due mari. L’itinerario parte dalla cittadina più settentrionale di queste terre, Avola, dove la marineria locale pesca prodotti diversi in base alle stagioni e alle tecniche. Durante la primavera, soprattutto a marzo, i banchi delle pescherie di riempiono di Seppie, uno dei molluschi più prelibati: apprezzato per le sue carni bianche e sode, mentre con il suo sacchetto di “inchiostro” si insaporiscono densi sughi di pomodoro per primi piatti eccellenti. La seppia appena pescata è ottima cotta arrosto o sul grill, accompagnata da un prezioso olio extra vergine d’oliva, prezzemolo fresco e una punta di peperoncino rosso. A Noto, consigliamo di degustare una Zuppa con il pescato del giorno: scorfani, gallinelle, calamari, cicale di mare e qualche cozza, insaporiti con un’ottima passata di pomodoro e crostoni di pane. Questo è il piatto storico dei pescatori che, a fine giornata, portavano a casa il pesce più povero, o quello rimasto invenduto. Erano la maestria e l’arte in cucina delle donne di casa a rendere questo incontro di specie ittiche la migliore pietanza che si potesse cucinare. A Pachino, patria della tonnara più antica della Sicilia Sudorientale, quella di Marzamemi, dedichiamo un piatto a base di Tonno. Il periodo migliore per gustare il Tonno Rosso del Mediterraneo è la primavera, quando grandi gruppi di tunnidi entrano dall’Atlantico nel nostro mare per riprodursi. Le loro carni sono ancora grasse e succulente. Il sapore del Tonno si esalta con una leggera cottura in piastra, magari accompagnato da cipolla e peperoni in agrodolce. Agli amanti dei crudi di pesce suggeriamo di raggiungere Portopalo di Capo Passero, dove assieme al ciliegino rosso non può mancare il Gambero Rosa del Mediterraneo. Un crostaceo dal gusto molto delicato: ottimo crudo o appena marinato in olio d’oliva e un leggero succo di limone. Periodo migliore per la pesca: inverno e primavera. Alla cittadina più interna della zona, Ispica, abbiniamo il re dei cefalopodi: il Polpo. In tutto il Mediterraneo il polpo viene pescato soprattutto nei bassi fondali, che predilige. Lo presentiamo in un’insalata tiepida con patate, appena lessate, condite con olio extra vergine d’oliva e una manciata di prezzemolo fresco. Il bassissimo apporto calorico del polpo e il suo gusto raffinato, lo rendono ideale per una pietanza da proporre in qualsiasi periodo dell’anno. L’ultimo piatto lo troviamo a Pozzallo, soprattutto nel periodo natalizio. In questo delizioso paese di mare si suole riempire una “impanata” (un tortino di pasta di pane ripieno) con un pesce veramente unico: ilPalombo. Simile agli squali per forma e genere, non è un pesce pericoloso per l’uomo. Le sue carni magrissime prive di colesterolo e l’assenza di spine lo rendono facile da mangiare e ideale soprattutto per i bambini. L’impanata di palombo può essere arricchita anche di capperi e patate, oppure con qualche cucchiaio di salsa di pomodoro.

Fonte GAC dei due mari

ITINERARIO ARCHEOLOGICO INDUSTRIALE: LE TONNARE

TRA TONNARA DI AVOLA E TONNARA DI PORTOPALO DI C.P.

Il tonno: simbolo di opulenza e di duro lavoro. Simbolo di paura, di rabbia e di gioia. Il tonno, quello rosso di Sicilia, era la preda più ambita: quello con le carni più sode, con le sacche piene di uova, con il cuore più grosso. Era il pesce da cui traeva sostentamento e vita tutta la popolazione che viveva nei borghi della Tonnara. La pesca del tonno in Sicilia ha origini molto antiche, soprattutto la mattanza. I primi ad insegnare le tecniche di cattura furono gli arabi, a cui seguirono gli spagnoli. Nella Sicilia sudorientale, proprio nelle Terre dei due Mari, fino agli anni ’60 erano in produzione molte Tonnare. Spettacolari opifici di lavorazione, situati a mare e nei pressi di zone salmastre. Prima infatti che i Florio inventassero il tonno sott’olio di oliva, il miglior metodo per conservare questo straordinario pesce era il sale. Ecco perché quasi tutti gli stabilimenti di lavorazione del tonno furono costruiti nelle zone di produzione di sale marino, vicino alle saline o ai laghi salmastri. Le tonnare di Vendicari, di Marzamemi e di Portopalo avevano accanto le loro saline di riferimento. L’industria della lavorazione del tonno ormai non necessità più di questi luoghi, diventati oggi scrigni di memoria e tradizione, esempi mirabili di archeologia industriale. La più settentrionale delle tonnare di questo itinerario è quella di Avola, situata all’imbocco della Marina. La sua posizione era strategica, per facilitare il trasporto del tonno dalle barche al Malfaraggio (locali adibiti a magazzini e alla lavorazione del tonno). La tonnara ospitava anche la casa stagionale del proprietario, che durante il periodo estivo diventava anch’esso un “tonnarota”. Dell’antica tonnara rimane ben poco: i muri perimetrali, la grande ciminiera e parte dei magazzini. Una visita è d’obbligo: soprattutto all’alba, quando le antiche mura dello stabilimento si colorano d’oro. All’interno dell’Oasi Faunistica di Vendicari, è possibile ammirare un’altra tonnara. Restaurata in maniera eccellente, si offre agli occhi dei visitatori quasi come un libro aperto. Era una tonnara di ritorno, dedita alla pesca dei tonni che rientravano in mare aperto dopo la stagione degli amori. La tonnara di Vendicari, chiamata anche Bafutu, ebbe il suo massimo splendore all’inizio del secolo scorso, quando anche le saline retrostanti furono date in concessione a un nobiluomo di Avola, che ristrutturò tutti gli edifici settecenteschi della tonnara per riprenderne la lavorazione. Con lo sbarco degli alleati in Sicilia, durante la seconda Guerra Mondiale, si interruppe l’attività della tonnara, oggi diventata il simbolo della riserva di Vendicari. La tonnara più antica di tutta la Sicilia sudorientale è quella di Marzamemi. I primi insediamenti risalgono all’anno Mille per mano degli arabi, che impiantarono i primi nuclei abitativi che costituiranno in seguito il borgo marinaro. La Loggia, un tempo ricovero delle barche di rientro, è oggi un ambiente perfettamente restaurato. Tutti i magazzini e gli ambienti di lavorazione sono visibili dalla grande Balata. A Marzamemi, la vita marinara non si è mai fermata. La lavorazione del tonno continua in parecchi opifici moderni, e chi li visita percepisce che il “Sapore della Storia”, qui, è rimasto invariato. L’ultimo impianto di lavorazione del tonno si trova a Portopalo di Capo Passero. La sua particolare architettura è particolarmente apprezzabile dal mare: l’impianto di lavorazione e l’abitazione del proprietario erano e sono tuttora localizzati su una costa rocciosa a circa 40 metri sul livello del mare. Anche questa era una tonnara di ritorno, l’ultima prima di rientrare in mare aperto. Così i tonni sopravvissuti ad altre tonnare arrivavano stanchi e magri, le loro carni erano sode e povere di grassi, ed avendo già deposto le uova la loro cattura non procurava alcun danno alla riproduzione.

Fonte GAC dei due mari

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Chi Siamo

La Pro Loco Marzamemi è un’Associazione di volontariato, di natura privatistica, senza fini di lucro, con valenza di pubblica utilità sociale, e con rilevanza di interesse pubblico.

Meteo

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